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23/08/2016

Cala la riduzione media tra il prezzo richiesto dal venditore e quello effettivamente pagato pari al 13,8%

Cala la riduzione media tra il prezzo richiesto dal venditore e quello effettivamente pagato pari al 13,8%
Lunedì 22 Agosto 2016

L’ufficio studi di Confartigianato ha diffuso prima della pausa estiva un ottimistico dato: nel primo trimestre 2016 acquisti e vendite di immobili sono stati 159.932, in aumento del 17,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“Gli italiani hanno ricominciato a investire nel mattone, una tendenza che continua da 1 anno ed è confermata dall’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle entrate che, tra gennaio e marzo 2016, registra un aumento delle transazioni del 17,3 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente” spiega Confartigianato.

PERCHE’ CRESCE LA DOMANDA. Le compravendite immobiliari sono favorite dal calo dei prezzi: a marzo 2016, fa rilevare l’Ufficio studi di Confartigianato, sono in diminuzione dell’1,2% su base annua. La discesa è più accentuata (-1,4%) per le abitazioni esistenti, rispetto a quelle nuove (-0,7%). E, a proposito di prezzi, l’ultimo sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia pubblicato da Banca d’Italia indica per il I trimestre 2016 una riduzione media tra il prezzo richiesto dal venditore e quello effettivamente pagato pari al 13,8%, in miglioramento rispetto al trimestre precedente (14,2%) e rispetto allo stesso trimestre del 2015 (15,0%).
Il risveglio del mercato del mattone è confermato dai prestiti alle famiglie per comprare casa: a maggio, ammontano a 363.208 milioni di euro, e nell’ultimo anno sono cresciuti di 4.204 milioni, pari all’1,2% in più.
A registrare il maggiore aumento di compravendite sono le abitazioni (+18,6%), seguite dalle unità immobiliari ad uso economico (+8%). A livello territoriale, il mercato immobiliare è più vivace nelle regioni del Nord Ovest, che traina la crescita con il +20,7%. Sotto la media nazionale il trend nelle Isole (+16,5%), nel Sud (+16,3%) e nel Centro (+15,8%).
Superiore al trend complessivo, l’aumento di acquisti e vendite nelle città metropolitane che, sulla base delle convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari, si attesta al 19,1%. Nei piccoli centri, invece, la crescita si ferma al 16,9%.




 
 
 
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